ZEN

Se sei arrivato fino a qui, lo hai fatto per uno di questi motivi: - per caso. - per curiosità. - perchè ti è stato detto. Sono tutti e tre dei buoni motivi, e di questo ti sono grato. Ma ora sono io a dirti se vuoi continuare. Se vuoi vai avanti, comunque vada qualcosa in te cambierà. Nel bene o nel male, in meglio o in peggio; non è questo il luogo dei giudizi, perchè questo per me, è solo un punto di condivisione, dove renderci consapevoli di sè e vivere trasparenti come l'acqua.

domenica 13 maggio 2007

05.05.2007


- Caspita! È passato così tanto tempo?? Da quasi 9 mesi che non comunico… che non verbalizzo.In nove mesi… si può far nascere un bambino (che bello!), in nove mesi cambia il mondo, e io ? Bene, non devo farvi il riassunto della mia vita, ma una cosa ve la devo, se non altro per quei 10? 30? 100? che sono passati di qua e che hanno condiviso tutto ciò.
Prima di tutto… tu sei con me! e… ancora più importante, IO sono sempre con ME, alle volte lo ammetto sono un po’ fuori di me, ma vivo la mia vita il mio se, con la consapevolezza che un tempo avevo sopita.
Bene, stò bene! tutta la merda in torno resta lì, alle volte mi condiziona, ma riesco a continuare, con forza e con la voglia di vivere.
Il grazie è sempre a quelle 3, 4, 5 cose e persone che mi sopportano e che, quando scremi e cerchi di sintetizzare a pochi amici affetti, loro sono sempre nella lista; stanno sul palmo della mano…. 5!, non è che gli altri, mamma e papi, etc.. non contano, semplicemente, vivendo, questi 5 sono quelli che sento di più quando mancano.
Novità dicevo.. novità! Un grande ritorno, la voglia di viaggiare, di vedere, di essere parte del tutto, quando si è il tutto.


New York ! Manhattan


Ecco il mio ultimo viaggio. Fantastica, nella sua vastità mi è parsa piccola, facile molto più “umana” di …. per esempio, Milano. Cinque giorni di camminate, di visite, di scoperte, di cibo, di incontri, di freddo, sole, vita….Fantastica esperienza. Ecco, questa è la vita! Settimane al lavoro e poi ogni tanto la fuga dentro a noi stessi, la ricerca della serenità, un giro in moto, il sorriso dei figli, una passeggiata con chi ami… e tutto si placa, e tutto attorno sparisce.
Tutto quello che cerco è questo, è già qui, devo solo volerlo vedere, volerlo sentire, ricordarmi che esiste, che esisto!
Ecco cosa mi danno questi 5 “compagni” di vita, mi ricordano, quando mi perdo, dove è la strada, cosa e perché ti dà la gioia. Sono la mia vita o meglio lo specchio, l’immagine di me quando non mi trovo, non mi basto. Grazie!
Ma non è finita qui... dopo 8 mesi in una piazza, in una casa, ora un'altro trasloco, un altro viaggio!... Si cambia casa di nuovo, per i bimbi, per me, per noi.... Vicini, torno vicino al mio passato, al mio rione, ai ricordi.... Si torna per andare avanti!
Viviamo nel risveglio!, Ogni giorno deve essere un risveglio, riscoprire e vivere questo piacere.... il vivere con "il tutto", quello che ti da, buono e cattivo, bello e brutto, ma nel sorriso, come e sempre nel sorriso di un bambino che ogni giorno scopre ciò che ha dentro di se. Ciao, a presto.

24.05.2006


- Ciao nonna, ancora un attimo, un attimo per dirti ciò che provo.
Te ne sei andata, ma in realtà per me sei tornata, sei ancora più presente dentro di me. Ho voluto vedere il tuo volto quando ancora stavi stesa su tuo letto, appena morta, con la bocca rimasta aperta gli occhi chiusi ed il volto segnato dall’ultimo sospiro di dolore. Ho sentito il bisogno di essere lì, quella sera (22.05.06), calda, a farti compagnia stando vicino a tua figlia e nell’attesa dell’arrivo di mio padre, per dargli il “cambio”, per passargli il testimone o meglio la testimonianza della tua vita, che in quel momento lasciava il tuo corpo. Ora questa tua vita la sento entrata dentro di me, nella mia mente nella mia memoria e in tutte quelli di chi ti ha conosciuto. Eri uno "strumento", un "attrezzo" sempre pronto, lì da sempre, da "usare". Si poteva contare su di te, sulla tua presenza, sempre; in tutte le feste dei nipoti volevi esserci e con orgoglio stavi seduta a guardare, nipoti, pronipoti, i nostri amici. Eri così spontanea e semplice che tutti provavano piacere a parlare con te. Dovrei dirti tante cose ma è impossibile, non avrei tempo a sufficienza per farlo. Forse un giorno ci incontreremo di nuovo e nella calma dell’eternità torneremo a parlarci, magari in compagnia di tutti quelli che abbiamo amato, seduti sul ciglio della strada, la strade dei mie figli, la loro vita e quella dei nipoti che verranno.
Ma ora le parole svaniscono e voglio godermi questo momento pensando a te, nel silenzio della mia mente.Ciao Antonia.

13.07.2006



- Sono tornato!!!! il risveglio.... ora sono sul cammino che ho cercato che ho voluto, ma che non vedevo; era addormentato nel mio io. E passato del tempo e tante cose sono mutate in me. Ora sò cosa voglio, cosa sento; è la vita con te. La tua vita la stò vivendo, ne faccio ormai parte e ciò che mi dispiace e che ci vorrà del tempo perchè tu sia nella mia, completamente parte della vita che io vivo. Ma sò ciò che voglio, essere parte di voi. Mi stai dando tutto, tutta te stessa e tutto ciò che cerco... vorrei essere lo stesso, ci provo. Quando capirete e proverete ciò che si prova quando ci si risveglia nella passione nell'amore nella gioia di condividere se stessi con chi vi appaga, allora capirete cosa provo e come ogni cosa che ci circonda è parte di noi. Bella o brutta, forte o debole, non importa è tutto parte di noi, perchè è sempre stata in noi, dobbiamo solo sentirci parte. Svegliarci e vedere sentire provare amare vivere. Non è difficile, basta solo volerlo…. Placando o dominando il nostro carattere e farne uso, così possiamo “passare il tempo”, andare oltre.
Ma ora ci sei e non ho intenzione di lasciarti andare, voglio viverti fino in fondo, fino a quando lo vorrai. Sembrerà sdolcineria, romanticismo, o altro… non giudicate non serve, vi dico io cosa in realtà è… è la pura realtà, l’evidente trasparenza di cosa è in me, nella mia mente. E pensare che visto da biologicamente lontano, tutto ciò sono solo degli impulsi elettrici tra neuroni, cellule, cervello, attimi che per noi in realtà sono, la percezione, la sensazione di esistere.
Grazie a chi in questo cammino mi accompagna, grazie a chi in questo cammino mi ha ascoltato, grazie a chi da questo mio passaggio ha trovato qualche cosa, grazie al tempo che mi permette di essere, grazie hai miei figli che sanno aspettare il mio ritorno.
Ancora una volta ho voluto lasciare una traccia del mio cammino; perché? Per dire “ecco sono passato, e se vuoi puoi percepirne il mio piacere… se te ne accorgi, se lo “vedi”, ne sentirai l’intensità, il suo calore, usalo!”. Per te.; :-).

16.05.2006


- Follia o desiderio, ragione o sentimento? Ormai è da tempo che hai capito questo mio viaggiare. Alla ricerca di se e di tutto quello che dà vita. Ora un sogno che spesso mi appariva e presto svaniva, quel sogno oggi è qui, con me. Pronta per uno dei miei viaggi, l'MT-03, una moto, la mia moto! da subito innamorato di ciò che essa significa, libertà! Non giudicare il gesto, ma pensa piuttosto al significato, il miglior mezzo per viaggiare. Ora potrò farlo anche con il corpo, fisicamente e non solo con e dentro la mia mente. E ciò che vorrei e farlo con te, viaggiare insieme a chi ama la vita e ha capito ciò che provo ed è disposta a darmi ciò che voglio. Mi stò muovendo, allontanando, lasciandomi andare... prendimi stò per arrivare. Non credere che stia correndo, in realtà ti stò solo amando.

11.04.2006


- Satori, risveglio. Ogni giorno è un buon giorno. Questo è lo spirito giusto, questo è quello a cui dobbiamo tendere, per cui dover lottare, perchè il ieri non sia presente nell'oggi, ma le cose cambiano, cambiano sempre. Non si può vivere nel pensiero, ma si può vivere la vita, si deve vivere! E allora è liberando la mente da tutti i pensieri che si riesce a capire quanto bello è vivere, comunque. E allora ogni giorno è un buon giorno.

13.05.2006


- Serenità, è quello che ho in mente di trovare, ritornare a provare il piacere di essere di fluire. Chi mi stà vicino alle volte soffre perchè pensa che io non sia sereno. In realtà è perchè per troppo tempo ho avuto paura di essere me stesso e di buttarmi nel futuro, nelle cose che ho sempre voluto ma che non prendevo, per la paura del giudizio del confronto. Oggi mi rendo conto che ho perso tempo, perchè quando le cose le senti le provi le desideri, la cosa più bella da fare è buttarcisi dentro e viverle, senza analizzarle al punto di smembrarle, ma semplicemente assaporare ciò che ti offrono, che ti danno. Oggi voglio questo e se a te sembrerà futile, inutile, superficiale... non mi interessa, perchè io mi sento di voler vivere così, assieme a chi ha capito nel profondo cosa cerco, per poi "darmi". E i figli (?) dirai. I figli spero di riuscire a farli crescere comunque, forse un pò più da lontano, ma con più vita più cose da spiegare, da vivere con loro. Quando arriverà il tempo, quello giusto, sapranno perchè io vivo così. Gli amo, ma in un altro modo, spero capiranno. Oggi sei tu che voglio e sei solo tu che lo sai, come e quanto lo voglio.

07.04.2006


- E’ inutile trovare la soluzione della vita, perché la vita è fluire è divenire, non si ferma. E’ vero, è come l’acqua di un ruscello di montagna che senza una forza apparente supera ostacoli impensati, rimodellando e adattandosi alle asperità trovate. Beh la mia vita è questo, sono arrivato al punto di non ritorno, quando un risveglio ti ha stravolto dentro; quando ogni cosa non ha più forma e aspetta di essere rimodellata. Purtroppo tutto ciò stravolge tutto e tutti coloro che ti sono vicini, che sono o erano legati a te. E di questo si soffre, ma tanto da farsi schifo, da vomitare. Reagire, certo è quello che si può fare, sacrificarsi a cosa ? quando sei tu stesso a non sopportare ciò che sei diventato, come puoi sacrificarti se sei proprio tu che dovresti essere salvato?. Oggi non lo capisco, forse un giorno rivivrò questi momenti da persona più serena. Lo spero. Ma quello che ho paura e che tutto ciò avrà avuto un costo così alto da rendermi solo. Ma cosa si può fare? Forse avere il coraggio di fuggire i desideri? Ma è coraggio questo o è solo l’alibi per non aver vissuto. La fede la religione che mi hanno insegnato e in cui credo o dovrei dire credevo, mi direbbero di non cedere, di sopportare questo “sacrificio”. Ma la mia mente è già oltre, è già acqua, scorre. Chi leggerà questi miei pensieri non so se capirà il perché di tutto ciò, o il perché si può arrivare a questo; forse si chiederà se sono “normale”, ma a me non importa, non importa se per questo ci sarà un giudizio un commento. Quello che so è che così si stà da cani e io voglio uscirne, andare oltre. Perché veramente non mi appaga più. Ipocrita? Debole? Senza anima? Non lo so… so solo che vorrei star solo, nella ricerca di rigenerarmi; ma è dura perché ci sono i figli, perché deboli non debbono subire tutto ciò e allora, resta il sacrificio per loro? Ma che cazzo di vita avrebbero con un padre che non ha più un suo centro, una sua serena visione di quello che la vita è. Oggi ci penso e soffro, circondato da illusioni, desideri, attrazioni, dubbi, rancori, rimorsi….ma con l’unica consapevolezza che vivo un disagi, enorme.

30.03.2006 (dopo una sosta "costretta")


- Un viandante, è forse questo che sono? Quello che è certo è il passaggio in questa vita; ciò che è certo è il tempo di questo percorso, sempre lo stesso uguale per tutti, dalla nascita alla morte. Ciò che cambia è la vita, con le sue tappe, soste volute cercate o alle volte costrette. In queste soste il viandante impara, in queste soste il viandante insegna, in queste soste il viandante medita e liberandosi dai pensieri ritorna principiante e riparte per la stessa via e per le altre soste. Non è importante quante volte ci si ferma e si riparte, non è importante quanto tempo si cammina e quanto si sta fermi, ciò che è importante e essere consapevoli di farlo, di esserci in questo presente, né più indietro né poco più avanti; qui!

02.05.2005


- .... Sciare è bello, forse perchè nel farsi trasportare dalla gravità si può decidere in ogni istante la pendenza le curve giuste che ti và di prendere. Allo stesso tempo la paura di cadere alle volte ti frena, ma subito ti rendi conto che non puoi sciare se hai paura e allora ti butti ancora più convinto, perchè quando cadi, il dolore della caduta svanisce dal piacere di rialzarsi e dire "io continuo". Questo è ciò che intendo per "piacere della vita" è sentire il crepitio della neve di una pista appena battuta che anche domani sarà così ma che potrai interpretare in un altro modo, perchè sei solo tu a scegliere come. Sciare da soli di mattina presto è ancora meglio, ti piace vedere gli altri che come te vogliono farlo, li senti li vedi e sai che ciò che provano è quello che provi tu, il piacere di essere lì a vivere solo il presente. Se nel leggerlo mi hai giudicato, non dirmi mai quello che hai pensato, è l'unica cosa che sono sicuro di volere. L' ho scritto in questo istante, per il puro piacere di farlo, niente di più.

26.01.2006 (leggendo "Il pane e lo Zen")


- Poi con il tempo ti fermi a guardare, perchè hai deciso di no sciare, perchè in questo nuovo istante ti appaghi anche con il ricordo, il ricordo di quando scendevo con tanti dubbi, la fiducia (fede) di farcela, grazie alla determinazione. Oggi ho sentito, mi è stato mostrato, il significato di ciò che provavo ma non sapevo di avere. Forte! che sensazione strana, un koan... l' ho capito? è questo ciò che si prova?...allora provateci, date una risposta anche voi a questo...: "Come proseguire oltre la cima di un palo alto cento piedi?"... trovate in voi la sensazione che lo rappresenti, che vi illumini.

24.01.2006 (dopo un caso di meningite a scuola)

- Avrei voluto scrivere del dolore immenso che ha vissuto la famiglia, vedendo sciupata dal destino la vita del loro piccolo, colpito da una malattia che nessuno vorrebbe conoscere. Avrei voluto scrivere sulle paure dei genitori che, come me, vivono in apprensione per la salute dei propri figli, compagni di scuola di quel piccolo. Avrei voluto scrivere della tensione e del rammarico del direttore scolastico che, con il fiato in gola, vive questi giorni nella paura di aver sbagliato scegliendo di non informare tutte le famiglie.Ma non è questo il momento, non è il momento dei rancori, non deve essere il momento delle polemiche, non deve essere il momento del solo pianto di sconfitta o del dolore di chi si arrende.E’ il momento di riflettere, di condividere e di rendersi consapevoli di noi, di quello che oggi siamo, senzienti e quindi capaci, se onesti, di vedere dove sbagliamo. Troppo attenti al proprio “io”, troppo sicuri di noi stessi, rivestiti di desideri ma vuoti di contenuti e pieni di paure.Sì paure, perché ciò che è accaduto ha risvegliato i timori più nascosti ma al tempo stesso i più naturali,i timori della morte, del dolore o della sofferenza. Tutte cose che ci piace vedere alla televisione nei vari “reality” perché mediaticamente lontane. Sensazioni tenute distanti da noi da quel sottile spessore di vetro della TV, vetro che vorremmo ci proteggesse e che ci facesse credere di esser immuni.Ed invece, BANG! Come un pugno la realtà, che in ogni momento è presente attorno a noi, diventa la “Nostra realtà”; BANG! Come bambole di pezza cadiamo a terra e cerchiamo l’aiuto dei vicino, dell’esperto, di quello che non abbiamo mai voluto interpellare perché convinti di sapere già tutto.E allora?, via alle telefonate, alla ricerca di sapere di trovare il modo di recuperare il tempo perduto, di riacquistare la conoscenza, l’informazione.Patetici, sì siamo patetici; inutile lamentarci sempre, di polemizzare su tutto e sulla riforma Moratti e sui tagli alla sanità e su … eccetera eccetera.Inutile, perché basterebbe solo la buona volontà, dedicare, regalare un paio d’ore della propria vita per informare, condividere, sapere.Qualche dottore che offrisse la sua disponibilità, un paio d’ore, a partecipare ad assemblee scolastiche per fare e dare “l’informazione di base”, sulla prevenzione e su come comportarci e cosa fare in questi momenti che pensiamo essere solo incubi lontani o appartenenti agli “altri”.Basterebbero poche cose, ma tanta volontà da parte di tutti.Ma è difficile, difficile dare tempo o meglio prendersi i giusti tempi; lo vedo ogni giorno, quando accompagno la mia bambina a scuola. La porto fino alla scalinata e aspettando che entri, vedo arrivare di corsa, giù per la discesa, bambini soli, con zaini pieni, bambini spesso in ritardo ma “grandi” troppo in fretta! Carichi di libri ed inconsapevoli di esser carichi di responsabilità che non dovrebbero avere, perché ancora e pur sempre bambini. Spesso li vedo scivolare giù per la discesa, inciampare e rialzarsi da soli, come bravi “ometti” ma dai visi spauriti.Fermiamoci!! Fermiamoci di più; non lasciamo che i nostri “doveri” prevarichino l’amore verso i nostri figli; perché, come la triste cronaca di questi giorni ci ha fatto vedere, basta un attimo e tutto svanisce.I nostri figli sono la nostro vita che continua, il futuro, le nostre vere aspettative. Fermiamoci a riflettere.Un giorno mia figlia mi chiese, “papà perché viviamo?” ed io rimasi ore, anzi giorni, senza saperle dare una risposta. Poi riflettendo mi sforzai di trovarne una, sincera.L’unica risposta che mi appagò realmente, fu pensare che la vita è … viverla!, è dare vita perché continui in qualcun altro, è farla continuare perché se no, non avrebbe senso viverla; E’ avere il coraggio di ricrearla e di salvaguardarla nei nostri figli, garantendo loro il futuro ed il tempo per viverla. E’ rispettare chi ci circonda e vive insieme a noi.Non ho voluto ancora dirglielo, perché ho paura, o paura che sia troppo piccola, o paura di farla crescere troppo in fretta e allora….Continuo ad accompagnarla a scuola, tenendola per mano, sforzandomi di farla arrivare puntuale pur sapendo che sarò io a fare tardi al lavoro; ma non mi importa!Viviamo i nostri figli fino in fondo, perché è giusto e perché non dobbiamo mai doverci trovare a vivere con il rimorso di non “averli vissuti” fino in fondo.

19.01.2006 (ma è da sei, otto mesi che ci penso)

- Connessione, Comunicazione, Comprensione, Condivisione, Consapevolezza; sono forse questi i mezzi per vivere assieme e sono forse questi i passi che il progresso tecnologico stà facendo. Oggi siamo arrivati alla Condivisione, la fase più difficile. Dopo... la Consapevolezza ci illuminerà e solo allora capiremo di esser sempre stati ciò che non vedavamo.

19.01.2006 (dopo il blog di mio fratello)

- La vita non l'hai voluta, ti è stata donata; ciò che ci resta da fare é capire come restituirla a chi abbiamo voluto far vivere.

19.01.2006 (oggi ho iniziato)


- Zen, è la via che ho deciso di percorrere. Riuscire a capire, a vedere ciò che in "sè" tutti siamo. L'infinita solitudine dei miei pensieri che cercano l'analogo in tutto ciò che è colmo di vuoto.